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Scrive Etain Addey nel suo libro "acque profonde" raccontando della sua scoperta dei "cicli" delle uova e delle galline: "Quindi capii perchè la capanna di Baba Yaga gira in quel modo misterioso e minaccioso, perchè non si trova mai nello stesso punto della foresta, eppure viene detto il "cuore" della foresta. Questo girare è il ciclo della vita, il ciclo cosmico, la ruota anche della fortuna, per cui a volte nascono tutti i pulcini, a volte inspiegabilmente muoiono. E, appresso a tutti i pulcini, vivono o muoiono anche i miei figli o i figli della volpe."
Quando partecipiamo ai cicli della natura -non da spettatori , ma sentendoci profondamente inseriti in essi-, impariamo a destreggiarci, diventiamo forti e saggi.
Scrive ancora Etain :"dentro la capanna di Baba Yaga avviene sempre una trasformazione, là dentro avvengono passaggi importanti della nostra maturazione ed è la nostra pratica, il nostro saper agire e saper chiedere, che è la chiave della risposta che ci darà la Dea con la testa d'Uccello, detentrice del mistero della nascita e della morte e della rigenerazione di tutta la vita del cosmo."
Vi lascio con una canzone che negli ultimi anni abbiamo fatta nostra (con grande entusiasmo dei bimbi per certi riferimenti al bruciaculo;-) ):credo sia tratta dall'usanza, in voga fino a non troppi anni fa, di questuare le uova:quando il legame di dipendenza fra gli umani e gli animali non umani era ancora evidente (e ritorna la gallina di Baba Yaga e di Etain Addey) , avere o non avere uova o pulcini poteva segnare la differenza fra la vita (e la sua qualità) e la morte. Il primo maggio il figlio medio ha trovato un uovo sopra ad un botolone di fieno e l'ha eroicamente tenuto in mano fino a sera saltando, correndo ed arrampicandosi...senza romperlo. Bravo custode delle uova e buon maggio a tutti!
Maggio di questua
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