Maggio!

lunedì 7 maggio 2012

Pochi giorni fa era il primo maggio:giornata di festa, con previsioni meteo catastrofiche...eppure sono riuscita a passare una meravigliosa giornata con famiglia e amici, graziati dalle nuvole che non hanno "sganciato" fino alle 16.00. Il primo maggio ospita , convenzionalmente, l'antica festa celtica di Beltane, la festa dei fuochi. Primo maggio di fuoco, primo maggio rosso. Il rosso dei papaveri, del sangue, dei cambiamenti, della Vita. Primo maggio che a me ricorda con particolare urgenza la necessità di FAR PARTE della Vita, di fluire con Essa, come nel racconto di Frau Holle:io non so quale sia il "vero" significato di questa antica fiaba ma a me viene in mente, fra gli altri, "partecipare":non tirarsi indietro di fronte alle richieste del melo carico di frutti e a quelle del pane ben cotto nel forno, mettere da parte i timori circa la propria individualità per poter essere con "l'altro da sè". Partecipare  è affondare le mani nella terra, sporcandosi fino ai gomiti, per piantare semi che forse neppure germoglieranno e riconoscere di essere un semplice filo nella trama della vita, strettamente interconnessi con gli altri esseri, umani e non.
                                          http://www.fotomaniac.it/fiori-portfolio.asp


Scrive Etain Addey nel suo libro "acque profonde"  raccontando della sua scoperta dei "cicli" delle uova e delle galline: "Quindi capii perchè la capanna di Baba Yaga gira in quel modo misterioso e minaccioso, perchè non si trova mai nello stesso punto della foresta, eppure viene detto il "cuore" della foresta. Questo girare è il ciclo della vita, il ciclo cosmico, la ruota anche della fortuna, per cui a volte nascono tutti i pulcini, a volte inspiegabilmente muoiono. E, appresso a tutti i pulcini, vivono o muoiono anche i miei figli o i figli della volpe."
Quando partecipiamo ai cicli della natura -non da spettatori , ma sentendoci profondamente inseriti in essi-, impariamo a destreggiarci, diventiamo forti e saggi.
Scrive ancora Etain :"dentro la capanna di Baba Yaga avviene sempre una trasformazione, là dentro avvengono passaggi importanti della nostra maturazione ed è la nostra pratica, il nostro saper agire e saper chiedere, che è la chiave della risposta che ci darà la Dea con la testa d'Uccello, detentrice del mistero della nascita e della morte e della rigenerazione di tutta la vita del cosmo."

Vi  lascio con una canzone che negli ultimi anni abbiamo fatta nostra (con grande entusiasmo dei bimbi per certi riferimenti al bruciaculo;-) ):credo sia tratta dall'usanza, in voga fino a non troppi anni fa, di questuare le uova:quando il legame di dipendenza fra gli umani e gli animali non umani era ancora evidente (e ritorna la gallina di Baba Yaga e di Etain Addey) , avere o non avere uova o pulcini poteva segnare la differenza fra la vita (e la sua qualità) e la morte. Il primo maggio il figlio medio ha trovato un uovo sopra ad un botolone di fieno e l'ha eroicamente tenuto in mano fino a sera saltando, correndo ed arrampicandosi...senza romperlo. Bravo custode delle uova e buon maggio a tutti!

Maggio di questua

0 commenti:

Posta un commento

Adoro leggere i vostri commenti quindi siate generosi ;-)!

Blog contents © La Que Sabe 2010. Blogger Theme by Nymphont.