Come lavorare la camera d'aria /parte 1

giovedì 31 gennaio 2013

Con questo post inizio una piccola serie di appuntamenti per  provare a rispondere a tutte quelle persone che mi chiedono  "...ma come fai???" e anche, spero, per riempire un poco il vuoto di informazioni in merito all'argomento. Quando io ho iniziato a lavorare la camera d'aria, circa due anni fa, si vedevano pochissime borse in giro per la rete e zero informazioni. Ora ci sono molte più borse (e non solo), forse perchè l'eco-design e l'eco craft stanno diventando sempre più "di moda" ma le informazioni sul "come" ancora scarseggiano!

Vi invito a dare un'occhiata a questo link per vedere incredibili opere di "tire art"!

Dunque...dove eravamo rimasti? Ah, ecco.
Queste sono alcune delle camere d'aria che ho recuperato dal gommista, pronte per essere lavate.

La forbice che ho usato per tagliarle vi dà l'idea delle dimensioni.

Prima di procedere al lavaggio è bene avere un'idea di che cosa vogliamo ottenere e di quanta gomma ci servirà, in modo da poterci ritagliare solo la parte necessaria, specie quando si ha a che fare con camere d'aria molto grandi e ingombranti, come quella che vedete tagliata qui sopra. Per le altre  è sufficiente effettuare un taglio in senso radiale (perpendicolare alla curvatura, in modo da ottenere un "tubo") perchè l'acqua possa entrare e uscire agevolmente.

A questo punto, dopo aver adeguatamente tagliato, io passo alla prima fase di lavaggio: effettuo una prima sgrossatura con acqua calda e soda caustica (vanno assolutamente indossati guanti robusti, è preferibile lavorare in un luogo ventilato  proteggendo anche occhi e vie respiratorie!!!), poi passo un detergente acido -tipo un detersivo per piatti- sempre con acqua calda, e faccio asciugare.

Dopo questo lavaggio non solo la camera d'aria diventa maneggiabile anche senza guanti (e senza rischio di sembrare uno degli spazzacamini di Mary Poppins!!) ma, con un minimo di esperienza, si è in grado di valutare la qualità della gomma che abbiamo fra le mani:alcune camere d'aria non perderanno mai il cattivo odore e/o sporcheranno indefinitamente, per cui vanno scartate prima di perderci troppo tempo,mentre altre si riveleranno al tatto e all'occhio (e al naso!) decisamente più piacevoli, perfino simili al pellame...ed è con queste che si lavora!

Ciao, alla prossima!


Le prime semine

lunedì 28 gennaio 2013

Ogni volta, dopo i disastri orticoli delle stagioni precedenti mi dico "mai più! Non voglio più sapere nulla di orti e fiori e tutto il resto!" ma poi arriva il momento in cui proprio si risveglia qualcosa e "devo".

Devo mettere mano a paletta, terriccio e semi!

Ho preparato alcuni vasi con gli alchechengi, per la felicità dei piccoli...







...e anche alcuni con pomodorini da vaso (vedremo che cosa succederà:ho intenzione di metterli davanti a casa dove d'estate, c'è una temperatura da forno.Lo scorso anno i pomodori sono sopravvissuti ma hanno fruttificato pochissimo, un po' -credo- per problemi di impollinazione e un po' per una difficoltà nella maturazione dei frutti che non so ben spiegare):

...infine -ma questo è solo l'inzio ;-)- tante biete da coste "arcobaleno": sono belle, buone e perfette da mescolare ai fiori. Conto di riuscire a tenerle come perenni, come faccio con le altre biete da costa.

Ovviamente, che cosa potevo usare come segna-semina se non dei pezzetti di camera d'aria?!?





E, mentre io faccio progetti orticoli strampalati (con buona pace delle cataste di manuali di permacoltura, forest gardening, edible landscaping etc etc che hanno invaso la cucina)


...i figli si divertono a seminare i Lego :-DDD!!!






Ciao ciao!!

Tutorial mostruoso:il libro dei mostri di Harry Potter

martedì 15 gennaio 2013

 Esco dal mio letargo per un attimo (letargo tra l'altro favorito dal PC in panne) per proporvi un riciclo..."spinto", perchè, per realizzare questo regalo per i miei tre bimbi, ho nientemeno che...riciclato un orsetto di peluches! Anzi, due, perchè di uno ho usato la pelliccia e gli occhi, dell'altro solo i due occhi.



Se volete realizzare qualcosa di simile, vi serviranno inoltre:
-un vecchio libro
-altra pelliccia, oppure lana cotta come nel mio caso:le misure sono quelle del libro aperto più qualche centimetro per dare "irregolarità".
-pasta modellabile di qualsiasi tipo oppure feltro nei colori bianco e rosa, per denti e gengive. Io ho ritagliato e dipinto due pezzetti di camera d'aria (questa non manca mai!)

-qualche avanzo di tessuto, più o meno delle dimensioni della copertina del libro che avete scelto (la metà del feltro, per capirci), che servirà per confezionare le "alette". Il mio libro dei mostri è in realtà una copertina che può essere sfilata e fatta indossare ad un altro libro di dimensioni simili.
-poco materiale da imbottitura, diciamo due pugni. Quello dell'orsetto riciclato dovrebbe essere sovrabbondante.
-per la scritta, io ho usato l'immancabile camera d'aria dipinta con colori acrilici, un'alternativa può essere la gomma crepla.


Non ho fatto foto del procedimento perchè ho realizzato tutto in fretta e furia , oltre che di nascosto, spero però che i DISEGNINI (ecco un altro particolare mostruoso, oltre al soggetto e alla pelliccia dell'orsetto!) siano sufficienti a darvi un'idea;-)!

Ciao!
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