Con questo post inizio una piccola serie di appuntamenti per provare a rispondere a tutte quelle persone che mi chiedono "...ma come fai???" e anche, spero, per riempire un poco il vuoto di informazioni in merito all'argomento. Quando io ho iniziato a lavorare la camera d'aria, circa due anni fa, si vedevano pochissime borse in giro per la rete e zero informazioni. Ora ci sono molte più borse (e non solo), forse perchè l'eco-design e l'eco craft stanno diventando sempre più "di moda" ma le informazioni sul "come" ancora scarseggiano!
Vi invito a dare un'occhiata a questo link per vedere incredibili opere di "tire art"!
Dunque...dove eravamo rimasti? Ah, ecco.
Queste sono alcune delle camere d'aria che ho recuperato dal gommista, pronte per essere lavate.
Prima di procedere al lavaggio è bene avere un'idea di che cosa vogliamo ottenere e di quanta gomma ci servirà, in modo da poterci ritagliare solo la parte necessaria, specie quando si ha a che fare con camere d'aria molto grandi e ingombranti, come quella che vedete tagliata qui sopra. Per le altre è sufficiente effettuare un taglio in senso radiale (perpendicolare alla curvatura, in modo da ottenere un "tubo") perchè l'acqua possa entrare e uscire agevolmente.
A questo punto, dopo aver adeguatamente tagliato, io passo alla prima fase di lavaggio: effettuo una prima sgrossatura con acqua calda e soda caustica (vanno assolutamente indossati guanti robusti, è preferibile lavorare in un luogo ventilato proteggendo anche occhi e vie respiratorie!!!), poi passo un detergente acido -tipo un detersivo per piatti- sempre con acqua calda, e faccio asciugare.
Dopo questo lavaggio non solo la camera d'aria diventa maneggiabile anche senza guanti (e senza rischio di sembrare uno degli spazzacamini di Mary Poppins!!) ma, con un minimo di esperienza, si è in grado di valutare la qualità della gomma che abbiamo fra le mani:alcune camere d'aria non perderanno mai il cattivo odore e/o sporcheranno indefinitamente, per cui vanno scartate prima di perderci troppo tempo,mentre altre si riveleranno al tatto e all'occhio (e al naso!) decisamente più piacevoli, perfino simili al pellame...ed è con queste che si lavora!
Ciao, alla prossima!